Cooperativa o Impresa sociale?

Cooperativa o impresa sociale

Cooperativa o Impresa sociale?

Lunedì pomeriggio della scorsa settimana ho rimesso piede in una Università dopo ben tredici anni che non lo facevo. No, non ho deciso di rimettermi a studiare! L’occasione è stata la partecipazione ad un Convegno in cui si presentava una ricerca, promossa dal Centro Servizi Aziendali Coesi e Confcooperative Bergamo e condotta in collaborazione con l’Università di Bergamo, sul seguente tema: “Le Imprese Cooperative in Provincia di Bergamo”

Quindi, dicevo: tredici gli anni trascorsi dal giorno in cui ho sostenuto la mia tesi di Laurea, quasi diciassette gli anni che lavoro in una Cooperativa Sociale, della quale da circa una decina d’anni sono socia oltre che lavoratrice.

Lunedì pomeriggio della scorsa settimana, oltre che rientrare in una Università dopo tanto tempo, è stata l’occasione per contare non solo gli anni trascorsi da quando feci alcune scelte personali sia formative che lavorative, ma anche per fare bilanci e riflessioni su come le mie percezioni e competenze rispetto all’ambito del “lavoro nel sociale” siano cambiate.

Il lavoro sociale da neolaureata e da socia della Cooperativa

Ammetto serenamente la mia ignoranza di 17 anni fa su quella che era la tipologia di “impresa” in cui scelsi di lavorare: la parola “cooperativa” era per me soltanto la forma giuridica in cui un gruppo di persone con un obiettivo comune poteva costituirsi per operare.

Negli anni questa parola è andata riempiendosi, fortunatamente, di valori, a volte grazie anche a confronti con colleghi: ho un episodio chiaro in testa di quando, avanzando alcune istanze di trattamento economico migliorativo per le notti degli educatori, io puntavo ad alzare la cifra nella contrattazione con chi dirigeva allora la Cooperativa.

n quella occasione imparai la mia prima lezione da neo-socia della Cooperativa: non stavo contrattando con un datore di lavoro a cui “strappare” qualche euro in più dal suo capitale, da socia stavo in un certo senso contrattando con me stessa, io stessa ero la Cooperativa e le mie azioni dovevano contenere un principio di equità ed equilibrio tra interessi degli educatori di cui ero portavoce e il bene della Cooperativa che mi stava dando lavoro e che avrebbe continuato a darmene se ne avessi avuto cura come socia.

Cosa significa lavorare in una cooperativa sociale

Oggi ho sicuramente le idee più chiare su cosa significa lavorare in una cooperativa sociale, tuttavia esistono ancora momenti di confusione e fatica nel tentare di mantenere uno sguardo, un agire quotidiano e una capacità decisionale che siano mossi dall’intento di mantenere viva, sia nella sua sostenibilità economica  di“Impresa” sia nella sua missione “Sociale”, una realtà che quest’anno compie 35 anni di vita.

Tornando alla ricerca presentata al Convegno di cui facevo cenno, se ne può trovare una sintesi nella pubblicazione che ci è stata consegnata. 

Nell’introduzione si parla della necessità delle cooperative di

 riflettere per migliorare la nostra capacità di essere imprese che promuovono partecipazione, democrazia economica, lavoro e sviluppo

e conferma che

le cooperative hanno tutelato e sanno tutelare più di altre forme d’impresa l’occupazione e mantenere il lavoro per i propri soci….il rovescio della medaglia è rappresentato dalla minore produttività che le cooperative mettono in evidenza in comparazione con altre forme di impresa.

Insomma, in poche righe sono contenuti spunti sufficienti a continuare una riflessione ricca e non superficiale su come incrementare qualità e quantità di risultato, anche in termini di valori condivisi e non solo di produttività, nelle imprese sociali nelle quali operiamo.

Lascio adesso aperta la sfida a continuare le riflessioni su questo argomento ai colleghi, ai soci e agli amici della nostra e di altre cooperative che volessero farlo.

Vuoi condividere con noi le tue riflessioni?

Scrivici per confrontarti con noi!