Il servizio civile alla Gasparina: intervista a 3 protagoniste

Servizio Civile a La Gasparina

Il servizio civile alla Gasparina: intervista a 3 protagoniste

Dal 2016 anche la Cooperativa Gasparina aderisce ai progetti di servizio civile e lo fa attraverso la convenzione con L’Associazione Mosaico di Bergamo. Ogni anno ospitiamo 3-4 giovani impegnati prevalentemente sull’area delle dipendenze sia nelle sedi di Romano di Lombardia che a Cologno al Serio.

Servizio civile: che tipo di esperienza può essere per un giovane?

Volevamo raccontarvi cosa può significare per un giovane fare esperienza di servizio civile presso le nostri sedi. Per farlo al meglio abbiamo pensato di chiederlo  direttamente a chi questa esperienza l’ha svolta. Abbiamo intervistato Alessandra, Beatrice e Francesca.

Vi presentiamo, anzi si presentano da sole, queste tre ragazze che hanno svolto il servizio civile nell’annualità 2017-2018 attraverso le risposte che ci hanno fornito ad alcune domande.

Nome:

  • Alessandra
  • Beatrice
  • Francesca

Data inizio e fine del servizio civile:

  • Dall’11/10/2017 al 10/10/2018
  • Dall’11/10/2017 al 10/10/2018
  • Dall’11/10/2017 al 10/10/2018

Età, titolo professionale:

  • 27 anni. Laurea magistrale in giurisprudenza.
  • 23 anni. Laurea in scienze dell’educazione, curriculum in educatore dei servizi sociali e di comunità.
  • 23 anni. Laurea in scienze dell’educazione e della formazione.

Compito/ruolo:

  • Servizio civile trasversale infrasettimanale.
  • Affiancamento agli educatori, accompagnamenti vari con i ragazzi, occuparsi di piccole mansioni date dagli educatori quali ad esempio: conteggio del tabacco a fine mese, registrare i soldi in cassa ai ragazzi, fare a loro il cambio medico.
  • Aiuto-educatore.

La tua formazione o il tuo titolo di studio erano attinente? Ti ha aiutato?

  • Ho deciso di iniziare l’attività di servizio civile in Gasparina nonostante il mio titolo non sia strettamente indicato per lavorare nell’ambito sociale. Tuttavia, ho sempre nutrito interesse per il tema del disagio sociale e all’università tra gli esami che ho studiato con maggior piacere vi erano il diritto penale e la criminologia. Durante gli studi ero già andata ad una visita organizzata al carcere, perciò avevo già “rotto il ghiaccio” con questo tipo di esperienze.
  • La mia formazione e lo studio erano molto attinenti a questo percorso di servizio civile, poiché avevo già svolto anche il tirocinio per l’università. Mi ha molto aiutato soprattutto la formazione che avevo già appreso precedentemente.
  • Si, in alcune occasioni mi è stato di aiuto.

Cosa hai imparato, cosa ti porti a casa da questa esperienza?

  • Questa è stata la mia prima esperienza in un ambiente lavorativo, perciò mi è servito per avere un primo approccio con la quotidianità del lavoro e per relazionarmi con una pluralità di persone (operatori, utenti e altre ragazze del servizio civile). Mi porto a casa un arricchimento come persona per aver potuto confrontarmi con i ragazzi e le loro non facili esperienze di vita. Ho svolto compiti diversi ogni giorno (in ufficio, a contatto con gli utenti, organizzazione di attività) e ho sviluppato così una maggior flessibilità, la capacità di provare ad affrontare un nuovo compito anche se è la prima volta che lo svolgo.
  • Ho imparato a relazionarmi di più con gli educatori, a osservare, ad ascoltare i loro consigli. Da questa esperienza sicuramente mi porto a casa l’affetto che i ragazzi mi hanno dimostrato, anche in semplici azioni quotidiane o in una partita di pallavolo al sabato pomeriggio. Ho trascorso molti momenti con loro e li ho osservati in vari momenti della giornata.
  • Ho imparato a fidarmi degli altri e a chiedere il loro aiuto.

Perché consiglieresti a dei giovani di fare il servizio civile alla Gasparina?

  • Consiglierei ad altri giovani il servizio civile in Gasparina per il clima accogliente e sereno che caratterizza questa struttura. Inoltre è un’opportunità per confrontarsi con una realtà nuova per le persone che, come me, non hanno un titolo di studio ad hoc.
  • Assolutamente si, consiglio di fare l’anno di servizio civile alla Gasparina, perché è un’esperienza che ti fa aprire gli occhi sulla realtà che, magari noi ci immaginiamo lontana chissà quanto, ma che invece è qui dietro, è accanto a noi. È un’esperienza che ti fa riflettere molto, non ti fa creare pregiudizi riguardo a niente e nessuno, anzi ti fa capire come persone piuttosto fragili chiedano aiuto e si affidino totalmente nelle mani e nella protezione di qualche figura che possa dare loro la fiducia e voglia di rinascere.
  • Per la disponibilità sia del responsabile che per gli educatori, ma anche per l’elevata competenza e formazione degli operatori e di tutto il personale del reinserimento.

Hai avuto momenti di difficoltà? Come li hai superati?

  • Ho avuto un momento di difficoltà quando mi è stato proposto, nel momento iniziale della mia esperienza, di fare accompagnamenti agli utenti. Passare da un contesto “protetto” degli operatori a dover affrontare da sola l’approccio con l’utenza mi preoccupava. La difficoltà si è risolta con il dialogo con la mia responsabile che ha capito la mia difficoltà. Procedendo con la mia esperienza e conoscendo gli utenti ho superato questa “diffidenza” e anche gli accompagnamenti non mi hanno più creato difficoltà.
  • Ho avuto sì dei momenti di difficoltà, soprattutto all’inizio, poiché non sapevo a volte dare dei limiti al dialogo con i ragazzi, non riuscivo a far prevalere il mio ruolo di servizio civile, che non era un motivo per sentirmi superiore a loro, ma semplicemente la giusta posizione e il giusto spazio. Piano piano con il tempo questo si è superato, ho iniziato a impostare il dialogo diversamente, e soprattutto ho fatto riferimento agli educatori e al responsabile qualche volta. Ho imparato a essere molto più ristretta, quando c’era bisogno, nelle loro domande, a rimandarli al loro operatore di riferimento. Vorrei aggiungere anche che in questo posto come la Gasparina è importante venir sempre con un sorriso e con una positività che anche i ragazzi riescono a percepire e, se possibile, a migliorare la loro giornata.
  • Sì li ho avuti e li ho superati grazie all’aiuto dell’équipe.

Le nostre riflessioni

Voci diverse, vissuti diversi, ma un punto comune c’è.

Noi ci sentiamo di ringraziare queste ragazze per l’apporto positivo che hanno dato alla Cooperativa La Gasparina in quest’anno, con la loro volontà ed il loro entusiasmo, curiosità e paure, un contributo concreto alla quotidianità e all’organizzazione delle strutture ma anche un contributo emotivo in termini di relazioni con gli ospiti e con il gruppo di operatori. Dal nostro punto di vista è un’esperienza che aiuta i giovani a crescere, a conoscere realtà apparentemente distanti da sé, ad accrescere il senso di responsabilità sociale.

Se sei giovane e vuoi fare anche tu questa esperienza, contatta l’Associazione Mosaico al seguente link:  https://www.mosaico.org/